Cuba, un angolo di paradiso ancora accessibile sulla terra, un misto di musica, colori, sole e persone eccezionali. Raccontare di Cuba è difficile perché è un paese così carico di emozioni e sensazioni che non sempre si riescono a raccontare e a rendere a chi non lo ha vissuto in prima persona.
Scoprire Cuba vuol dire incontrare la gente, ballare, cantare e suonare la loro musica, vedere i mille paesaggi e meraviglie naturali ed incontrare la sua breve ma intensa storia e, per viverla veramente a fondo, rallentare i propri ritmi per adeguarsi a quelli cubani, sempre rilassati.
We only live once.Since we are given the gift of life, it should be our persistent endeavour to immortalize ourselves no matter what field of endeavor we choose. – Michael Joseph Jackson
È un po di tempo che non scrivevo sul blog, è passato il magico periodo natalizio e lo scoppiettante capodanno di Praga, di cui prometto di mettervi i video e le foto – anche se è tardi – appena possibile, ma stasera, sorseggiando un fantastico infuso alla menta e riascoltando le musiche dello spettacolo ho sentito l’ispirazione il bisogno di condividere con voi questa esperienza.
Ma come sempre è bene cominciare dall’inizio, da quando lo scorso anno ho visto Totem con i miei fantastic coinquilini londinesi, mi sono innamorato del Cirque du Soleil, così ad ottobre, appena ho saputo che a Praga a inizio ci sarebbe stato una tappa del tour Michael Jackson Immortal ho immediatamente prenotato il biglietto, anche senza sapere se effettivamente a febbraio sarei stato a praga, ma era un’occasione che non potevo farmi sfuggire.
E stasera finalmente, la data che allora sembrava così distante è arrivata e ho trascorso una fantastica serata, guardando un eccezionale gruppo di artisti (ballerini, acrobati, musicisti, mimi e cantanti) che hanno saputo trasformare una O2 Arena gremita in una Neverland dalla quale narrare la storia di Michael Jackson usando parti dei suoi discorsi, fuochi d’artificio, spettacolari acrobazie, giochi di luce, ma soprattutto riadattamenti della sua musica, perché la musica è una delle cose che più ha il potere di evocare la nostra immaginazione.
È difficile descrivervi lo spettacolo, perché sarebbe come raccontarvi cosa si prova andando in una discoteca o ascoltando un concerto dal vivo, è qualcosa che dovete vivere per capirlo. Posso però darvi un’idea grazie a youtube, e per questo vi pubblico alcuni pezzi dello spettacolo nella speranza che anche voi siate invogliati ad andarlo a vedere (a fine febbraio lo spettacolo sarà in Italia, affrettatevi).
Cosa ha di particolare questa scaloppina vi chiedete voi? Niente solo che l’ho cucinata interamente io (compresa la ideazione della ricetta) e questo può significare solo una cosa, che la profezia dei Maya si avvicina.
Comunque, catastrofismi a parte ho preparato tutto da solo con le mie mani (e sono ancora vivo) una spettacolare scaloppina alla birra con contorno di funghi trifolati anch’essi alla birra. Ed il risultato è stato mirabolante come potete vedere dalle foto
Come promesso torno a cose molto più basse e vi racconto cosa unisce una serie di foto che ho pubblicato in questi giorni tramite instagram su Facebook e Twitter, la Saint George Taverns.
Comodamente situata sul retro della Stazione Victoria di Londra, ma soprattutto a meno di 300 mt dal mio albergo è stato il luogo che ha allietato le mie serate con momenti di pura tradizione inglese, ovvero era il luogo in cui mi sono recato a bere birra e cenare, ma mi è piaciuto molto e lo voglio segnalare a quanti si trovino a passare da queste parti.