“Le cronache dei Sassanidi, antichi re di Persia, i quali avevano esteso il loro impero fino alla Cina, riferiscono esservi stato un re di quella potente casa, il quale fu considerato il più eccellente principe del suo tempo. Egli era amato dai sudditi per la sua saviezza e prudenza e temuto dai vicini per la fama del suo valore e per il concetto delle sue bellicose e ben disciplinate soldatesche. Aveva due figli, il primogenito sì chiamava Shahriyàr, e l’altro aveva nome Shahzamàn, possedendo entrambi le virtù del padre.”
Quando Shahriyàr divenne re era felicemente sposato con una donna, che però un giorno lo tradì. Fu così che Shahriyàr perse completamente fiducia nelle donne, e dopo aver fatto strangolare la moglie decretò che ogni giorno gli fosse portata in sposa una nuova fanciulla del regno, che il giorno dopo sarebbe stata decapitata. E si attenne fedelmente alla sua legge fin quando gli fu portata in sposa la figlia del suo Gran Visir, Shahrazād che aveva in mente un piano per far terminare questa assurda serie di omicidi.