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L’urlo liberatore

Stamattina, con uno speranzoso raggio di sole, mi sono recato a fare la seconda parte del colloquio, e anche qui stendiamo un velo pietoso. Per consolarmi allora ho deciso di andare in uno dei posti di questa città che preferisco, insieme a Trafalgar Square, ovvero Greenwich.
Sono salito fino a sopra il Royal Observatory e a differenza dell’ultima volta ho fatto il giro sia dell’osservatorio che del planetario e il giro è stato un duro colpo, prima tutti quegli orologi, poi un cielo pieno di stelle come quasi mai lo ho visto e quando sono uscito sulla piazzetta con Londra ai miei piedi avrei voluto urlare e nella mia testa lo ho fatto ed è liberatorio allo stesso modo, perché sembra che il cervello non sia in grado di distinguere tra una emozione ricordata ed una solo immaginata, se la riusciamo ad immaginare molto vividamente.