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London

Camden Town & Portobello Rd

Questa mattina brusco risveglio, alle 8:30 decidono di provare il funzionamento dell’allarme antincedio della residenza, quindi tutti svegli e giù in cortile a morire di freddo.

Comunque dopo il risveglio mi metto un poco a studiare (a tempo perso ogni tanto ci vuole) e dopo pranzo decido che vale la pena di uscire e completare la visita al Victoria & Albert Museum, ma appena esco e vedo un bel sole splendente (anche se fa un freddo cani) mi domando se vale la pena di rinchiudersi in in museo e la risposta è immediatamente NO. Ma allora dove posso andare?

Dalle mie memorie di un precedente viaggio a Londra caccio l’idea di andare a Camden Town, salgo sulla metropolitana e via verso uno dei mercatini più particolari di Londra. Appena esco vengo subito colpito dai colori di questa strada, dove ogni edifico può sfoggia delle bellisime personalizzazioni, in particolare quelli che ospitano negozi di tatuaggi.

Giro un po per i mercatini e vengo colpito dagli immancabili odori di cibi da tutto il mondo ce vengono preparati nei mercatini multietnici. Questo è uno dei pochi posti in cui si può spendere perché tutto è abbastanza economico e anche io cedo allo shopping e comincio a comprare qualcuno dei regalini che alcuni di voi riceveranno al mio ritorno nella terra natia (ovviamente non vi anticipo niente)

Risalgo in metropolitana e via verso il mercato all’aperto preferito dai londinesi, Portobello Road, che sentite raccontare benissimo dalla musica in sottofondo a questo articolo che è tratta dal mitico film della Walt Disney “Pomi d’ottone e manici di scopa” (se non lo avete visto ancora correte a vederlo) che è molto più sobrio del precedente, anche se forse c’è un po meno paccottiglia (ebbene si a Camden Town tanta roba era paccotiglia), e si possono trovare delle cose veramente interessanti, in particolare al mercato dell’antiquariato e dei libri usati.

Vi suggerisco di vedere il video associato alla canzone di sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=0vEyGaMOX8U

E con questo vi saluto e vi do appuntamento alla prossima puntata :).

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Funnies London

A night in London…

Ieri sera alla nostra casa lontano da casa si è aggiunta una nuova coinquilina, Raquel dalla Spagna, quindi abbiamo deciso di accompagnarla a fare un giro dei dintorni, una piccola passeggiata by night. Io, Nicolas e Veronica la abbiamo accompagnata a vedere la Saint Stephen Tower il Big Ben (ci hanno spiegato a scuola che neanche i londinesi la conoscono col il suo vero nome), la House of Parliament, the London Eye, e un tratto di Northbank (il lungo fiume del Tamigi) che va dal Westminster Bridge al Golden Bridge, con Nicolas che scattava foto ogni pochi passi (a dire il vero io neanche ci scherzavo con il numero di foto).

A questo punto, andiamo a fare un po di spesa per la cena e via a casa dove (e questo vi sembrerà sorprendente) ho cucinato io per tutti. In realtà io ho preparato solo la pasta e Nicolas tutto il resto della cena. Per fortuna Veronica non voleva la pasta e gli altri non sono italiani altrimenti avrei fatto davvero una brutta figura. Invece il pollo e l’insalata di Nicolas erano veramente eccezionali.

Si sta creando davvero un bel gruppo tra di noi, come stiamo dicendo da qualche giorno, la nostra famiglia londinese.

Ciao e alla prossima puntata 🙂

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London

Vagabondando per i musei londinesi

Il sole splende su Londra stamattina, e questo è veramente strano, comunque oggi è giornata di musei. Decido di andare al Museo di Storia Naturale. Il viaggio in metropolitana non è brevissimo, e soprattutto c’è tanta folla, ma ne vale la pena. Il museo è eccezionale.

 

Tutto è molto interattivo e il bambino che è in me era profondamente esaltato dall’esperienza, generare un’esplosione vulcanica, assistere ad un terremoto, gli scheletri dei dinosauri, il Cocoon Center (dove si possono vedere, durante la settimana non la domenica, gli scienziati del museo al lavoro per conservarne le opere). Dopo quasi 4 ore di vagabondaggio al suo interno esco, attraverso la strada e raggiungo il Victoria & Albert Museum of Art and Design, ma ne esco dopo poco più di mezzora, non perchè sia brutto, anzi mi riprometto di tornarci, ma perchè le mie ginocchia e il mio cervello non ce la fanno più.

Ovviamente, come sempre in questa splendida città, anche questi musei sono gratuiti.

Torno allora alla metropolitana e con questa a casa, per riposarmi e preparami ad un’altra nottata londinese (lunedì niente scuola)!

Alla prossima puntata